Spesso, in passato, ho pensato che la vita fosse ingiusta con me e che fossi affetta da una sorte di maledizione. Ogni volta che prendevo una decisione importante di cui ero soddisfatta o che stavo vivendo un periodo che ritenevo positivo, succedeva qualche cosa di forte e doloroso. Questo mi provocava rabbia e frustrazione oltre al fatto che non mi godevo pienamente il momento di benessere timorosa delle nefaste conseguenze che avrei dovuto subire.

Un giorno mentre mi trovavo nella sala d’aspetto di un ospedale, assistetti ad una scena che mi fece molto riflettere e cambiare opinione sulla convinzione che avevo rispetto al ritenermi sfortunata.

Una donna piangeva e alcune persone le si avvicinarono chiedendo se aveva bisogno di aiuto, qualcuno le porse un fazzoletto. Tra i singhiozzi spiegò che suo marito era appena stato ricoverato per un ictus, versava in gravissime condizioni, appeso ad un filo tra la vita e la morte.

Tutto era successo all’improvviso proprio mentre stava venendo a trovare la figlia che era ricoverata nello stesso ospedale per partorire il giorno successivo, con un parto programmato, il suo primo figlio.

Non aveva nemmeno fatto in tempo ad avvisarla.

Una signora cercò di consolarla, dicendole: “Beh signora fra poco le nascerà un nipotino” e lei rispose: “Signora, sì ma fra poco morirà mio marito, non riesco ad essere contenta”.

Come nella scena di un film, passò in quel momento la figlia accompagnata da un uomo (presumo  il marito), stava raggiungendo il distributore delle bevande quando vide la madre.

“Mamma come mai qui così presto?” le disse avvicinandosi dopo un attimo di stupore, poi si bloccò quando si accorse delle lacrime della madre.

La mamma iniziò a raccontarle del padre appena ricoverato. La figlia diventò di pietra e iniziò a scuotere la testa in segno di negazione, senza parlare, la mamma annuì e poi il silenzio. Nessuno seppe più cosa dire.

Come una fotografia ho incorniciato questa scena nella mia memoria e la vado a ripescare ogni qual volta sto vivendo una fase dove tutto va per il meglio e irrompe qualcosa che sembra rovinare il momento idilliaco.

Mi sono resa conto che la Vita può essere contemporaneamente paradisiaca e infernale, è che, quasi sempre, ci concentriamo su un solo aspetto e molto spesso è il più doloroso. La nascita e la morte, la gioia e il dolore, la pace e la guerra si susseguono dentro e fuori di noi, ma c’è un attimo in cui danzano insieme.

La Vita non è sempre giusta per come la si vorrebbe, imparare ad accettarla per quella che è così come è non è sempre facile ma è l’unico modo per poter danzare quell’attimo.