Quando le persone mi chiedono come è iniziata la mia collaborazione con Cristobal Jodorowsky rispondo che un susseguirsi di eventi sincronici mi hanno portato a dove mi trovo da oltre dieci anni.

A volte anche per me è difficile distinguere quanta volontà dell’Universo e quanta mia ci sono in quella che ancora oggi mi sembra un’incredibile avventura.

Vi racconto un po’ come sono andate le cose e vi assicuro che a volte, ricordando, sembra anche a me di aver vissuto un film.

Era il 2009 ed ero titolare di un’agenzia matrimoniale che avevo intenzione di vendere prima che mi scadesse il contratto con il Franchisor, per buttarmi in qualcosa che coltivavo da anni, la creazione e organizzazione di eventi che riguardassero tutte le attività che mi appassionavano e coinvolgevano e che ho sempre cercato di condividere con altre persone. Era nato da questa intenzione, tanti anni prima, quando ancora lavoravo in banca, il mio primo Circolo culturale “Il Papavero”, dove organizzavo corsi di Yoga, cucina alchemica e Visotonic®.

Un caro amico mi aiutò nelle prime fasi del progetto per cercare di dare una struttura alla nascita di un’associazione culturale dove proporre eventi suddivisi in tre settori: arte e cultura, benessere e discipline olistiche.

Prima di decidere il nome della neonata Associazione pensai a quella precedente che, come il Papavero, fiore effimero, sfiorì molto velocemente, così scelsi il nome di una pianta perenne, Ailanto l’albero del Paradiso.

Ero riuscita a vendere una parte di agenzia matrimoniale e chiudere la restante e ora c’era lo statuto, il logo e il sito della nuova creatura e iniziavo a proporre eventi che spaziavano dalle cene con delitto agli week end in un castello abitato da un personaggio fuori dall’ordinario a quelli di sopravvivenza e avventura e poi corsi yoga, costellazioni famigliari…ma sentivo che mancava qualcosa e non sapevo ancora cosa.

A questa domanda mi rispose l’Universo perché ad un certo punto più persone, amici e conoscenti iniziarono a parlarmi di Alejandro Jodorowsky.

Discorsi non specifici a cui inizialmente non feci caso più di tanto, frasi e domande del tipo: “ho curato il programma del teatro e cinema e ho proposto la rassegna dei film di Jodorowsky…conosci?”  “hai partecipato la settimana scorsa all’evento di Jodorowsky? C’era un sacco di gente!” “…lo sai che Jodorowsky propone la psicogenealogia come metodo di indagine per…” “Ma come? Non conosci il metodo Jodorowsky per la lettura dei tarocchi? “

“No, no e no!”  lo confesso, non conoscevo Jodorowsky, non l’avevo mai sentito nominare, non sapevo chi fosse né cosa facesse.

Finchè un giorno, quando per l’ennesima volta un’amica casualmente lo nominò, dissi:

“Adesso basta! Ma chi è ‘sto Jodorowsky?”

L’amica mi fece vedere un video su Youtube  e fu così che ebbi un colpo di fulmine, non so se per la melodia della sua parlata spagnola, se per il carisma al di là delle parole o se perché Cupido lancia le sue frecce a casaccio.

Da quel momento realizzai, senza comprendere fino in fondo il motivo, che era quello il tassello che mancava. Decisi in un lampo: “Contatto Alejandro Jodorowsky e gli propongo di organizzare qualcosa”. Qualcosa di cosa e ancora non sapevo cosa.

La mia amica mi guardò e sorridendo mi disse : “Non credo sia così semplice, auguri comunque!”